Mille testimonianze di generosità

Wim van der Weiden

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Lui conta: un cardinale, ventuno vescovi, e … più di 1000 sacerdoti. I numeri sarebbero ancora più grandi se venissero elencati altri mille religiosi. Questi sono gli studenti ai quali lui ha impartito lezioni di insegnamento a

Jogja, a Flores, e a Medan (Indonesia) dall’anno 1969 fino ad oggi.

Se occorresse essere fieri, questa è una delle tante cose che dovrebbe venir menzionata da Wim van der Weiden MSF, che il 23 luglio 2011 celebra 50 anni come sacerdote MSF (Missionari della Sacra Famiglia).

A monte dei mille allievi ai quali Wim ha insegnato, c’è una cosa che parla da sé: il sentimento di gratitudine al Signore, che è cosi fedele. Il docente di Sacra Scrittura esprime questo ringraziamento, perché può giungere alla festa dei 50 anni di sacerdozio. Più espressamente: Questo ringraziamento va rivolto al Signore, in quanto ha donato la grazia di sperimentare la fiducia di Dio. “Sono convinto che è stato Lui a chiamarmi e affermo che è stata la fedeltà del Signore a fondare e a sostenere finora la mia vita,” ha detto l’esperto del Libro dei Proverbi a metà maggio 2011, a Roma.

Sono ormai passati cinquant’anni e lo slancio della sua ordinazione sacerdotale rimane inalterato. Nel suo motto Wim ha trovato una fedeltà feconda. Quando venne ordinato sacerdote ha scelto questo testo: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga, affinché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda” (Gv 15,16). Vivendo 50 anni da sacerdote, Wim può dire: “si!” Il Signore mi ha offerto l’opportunità di vivere questo slancio. Wim sa, però, che rimane sempre il Signore la fonte dalla quale provengono tutti i suoi sacerdotali ministri e la stessa vita. Era chiaro che a causa di un professore ammalato, Wim dovesse esser costretto di rimanere nel paese d’origine, cioè Olanda, per sostituirlo come insegnante in Seminario. Lui che aveva sognato di diventare un sacerdote-missionario era molto preoccupato. Sembrava che qualcosa non fosse andato per il giusto verso . Invece quel sacerdote ammalato guarì. “Infatti a me è stato concesso di andare in Indonesia. Posso vedere i frutti della vita e delle opere in Indonesia,” così si esprime il sacerdote ordinato il 23 luglio 1961.

La sua opera lui la esplicò non in un solo luogo, ma in diversi posti dove lavorano i MSF. Il poliglotta di 7 lingue, nell’anno 1995, fu eletto Superiore Generale dei MSF. Sperimentò che non era facile abbandonare i confratelli ed amici che conosceva da più di 26 anni. Ma per il bene della missione, partì subito. Ed anche in un altro posto diede frutti. Far visita e prendersi cura dei confratelli sparsi in tutto il mondo, questo era uno dei compiti come Superiore Generale. Nelle visite aiutò e confermò i confratelli. La sua generosità vene messa alla prova. Più fu messa alla prova, più la sua generosità portò frutti: incontrò, ascoltò e conobbe i confratelli. Durante l’incarico come Generale fu molto fiero delle buone opere realizzate dai confratelli. E poiché conosceva bene il Fondatore, c’era un’altro frutto che stava maturando: spinto dalla necessità dei confratelli di studiare la vita e le opere di P. Jean Berthier, lui spiegò il contenuto dei suoi libri e diede anche informazioni sul Padre Fondatore. “Tramite i libri del Fondatore che si trovano nel Generalato ho potuto imparare e conoscere meglio il Fondatore della Congregazione. Questo mi aiuta a compiere i miei compiti, ad aiutare e ad offrire ispirazioni ai confratelli,” diceva.

Oltre al Signore, il missionario nato a Waalwijk in Olanda, dice grazie ai confratelli, perché ha potuto dedicarsi ai seminaristi, ai fratelli e ai sacerdoti confratelli e vivere un periodo gioioso tra loro. Insieme a loro la vita va bene, anzi, è addirittura molto facile. Come da studente non ebbe difficoltà, così adesso da professore non incontra nessun ostacolo, che rappresenti un impedimento ai ministri di Dio. Quale il suo segreto? Essere generosi! E lui ottiene 100 volte tanto di quello che ha lasciato: genitori, fratelli, amici… “Chiunque sente di essere chiamato a diventare sacerdote e missionario, non si preoccupi! Se si è generosi col Signore, Egli sarà disposto ad essere più generoso. Egli non vuole venir superato dalla nostra generosità. Anzi. Egli moltiplicherà la sua generosità verso di noi”

P. Yohanes Risdiyanto MSF

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