Una strada verso il sacerdozio

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La mamma insegnava il segno della croce dopo aver lavato il piccolo Andrzej Tron. Affidava a Dio il bimbo nato nel 1982. “Che Dio gli dia la salute”, era la sua intenzione. Era difficile di andare in chiesa per la grande distanza dalla casa.

Con questo segno lo metteva sotto la protezione di Dio. Lo accompagnava sempre fin dall’inizio per diventare un uomo.

P. Andrzej TronUn giorno, la famiglia si è trasferita in un altro posto accanto alla chiesa cattolica nella stessa città di Minsk in Bieolorussia. Quando aveva 10 anni la mamma l’ha portato in chiesa per la prima comunione. Gli ha fato questo perché lei aveva nel cuore un desiderio: “Perché tu sia un buon uomo.” Da questo momento Andrzej ha cominciato la sua strada più vicina alla chiesa. Nel 1993 è diventato un chierichetto. Andava alla Messa due volte al giorno. Benché non avesse capito tutto, era contento di ricevere Gesù Cristo nella santa comunione.

Un anno più tardi sentiva il desiderio di diventare un sacerdote. Voleva celebrare la Santa Messa come il parroco che la celebrava nella chiesa accanto a casa. Il piccolo Andrzej sentiva un desiderio di celebrare, in un bel giorno, la sua prima Santa Messa. Ha detto a sua madre: “Mamma io diventerò un sacerdote.” Non aveva paura di dirglielo perché secondo lui era una cosa tanta buona che tutti dovrebbero essere gioiosi di ascoltarla. Ma sua madre non era tanto entusiasta rispondendogli semplicemente: “Quando tu diventerai un adulto, sceglierai tu la tua strada.” Suo padre che era un ortodosso (ed è deceduto alcuni anni fa) ha detto che lo stesso Andrzej doveva decidere di scegliere la sua strada. Ma ci voleva il momento giusto per farlo. Il tempo scorreva anche per quel giovane ragazzo. Non era ancora chiaro per lui quale strada doveva scegliere. Aspettava ...

In Bielorussia la scuola elementare dura nove anni e la scuola secondaria può durare solo dua anni. Normalmente i ragazzi scelgono il periodo di due anni per quella secondaria. Ci sono pochi che prendono quella di quattro anni per studiare la Tecnologia, la Pedagogia o altra materia. Andrzej voleva scegliere la scuola secondaria di due anni per poter finire presto la scuola ed andare subito al seminario. Ma la famiglia gli ha chiesto di scegliere la scuola che durava più di due anni. La mamma voleva che suo figlio potesse prendere una decisione matura frequentando una scuola che dura più a lungo. Andrzej ha ascoltato la proposta della famiglia scegliendo la scuola pedagogica. La sua mamma era contenta perché nella scuola la maggioranza erano le ragazze. C’erano 150 ragazze e 10 ragazzi. Nella sua classe erano 25 belle ragazze e soli 2 ragazzi, lui e il suo amico. La mamma sperava tanto che il figlio cambiasse la decisione e prendesse una di queste belle ragazze come sua fidanzata e poi sua moglie. Andrzej si sentiva nella classe come se fosse dentro un monastero femminile.

Al terzo anno della scuola secondaria, ha incontrato un missionario della Sacra Famiglia che lavorava vicino alla sua città. Vedendo il giovane Andrzej questo missionario ha detto: “Andrzej, oggi abbiamo bisogno dei sacerdoti bravi che non rimarranno solamente in Bielorussia ma anche andranno in tutto il mondo.” Il missionario continuava raccontando che in Germania c’erano parrocchie senza sacerdoti. Ha detto ad Andrzej, se aveva quel desiderio, poteva diventare un sacerdote missionario e andare a lavorare in Germania o nei paesi missionari come ad esempio Madagascar. “In questo momento si è accesa la fiamma missionaria proprio nel mio cuore. Dopo quest’incontro, meditando la parola del missionario, mi è venuto in mente di diventare un missionario della Sacra Famiglia”, ha raccontato Andrzej con gli occhi luminosi. Ha ringraziato Dio perchè la divina Providenza gli aveva aiutato a scegliere la scuola che durava quattro anni. Se avesse scelto la scuola secondaria di due anni, forse non sarebbe diventato tanto maturo e forse avrebbe scelto un’altra strada.

Era il mese di maggio del 2001. Il ciclo scolare era quasi finito. Andrzej ha deciso di cercare a realizzare il suo desiderio di diventare missionario. Non aveva scelto nessuna ragazza della sua classe come fidanzata. Ma c’era un altro problema da affrontare. Nel suo paese, dopo la scuola secondaria, chi non continuava lo studio doveva fare il servizio militare. All’inizio lui non sapeva come risolvere questo problema per poter realizzare la sua vocazione. Ma… “Dio riserva per noi sempre un po’ delle sorprese. Al mese di maggio ho sentito che potevo finire la scuola senza fare un esame.” Ha sistemato due materie che prima aveva ricevuto il voto più basso di 4. Così tutto era fatto bene, tutti i voti erano ottimi. Ha ottenuto il voto 4 oppure 5 per ogni materia dello studio. In Bieolorussia si conta i voti nello studio da 2 a 5. A questo tempo con i suoi ottimi voti lui aveva una possibilità di iscriversi all’università senza esame. Ha scelto la storia. Alcuni docenti hanno chiesto di fare qualche discorso per sapere se lui sarebbe capace di entrare all’università a Minsk. Tutto è andato bene, sebbene non si sentiva sicuro con le materie storiche. Ma aveva fatto già un patto con Dio dicendo “Padre se tu vuoi che io sia il missionario della Sacra Famiglia fa' che io sia iscritto alla facoltà della storia. È tutto andato bene!” Ha fatto iscrizione, e così il servizio militare si è allontanato per un anno. Questo gli ha dato la possibilità di cambiare la strada della sua vita. Nello stesso anno era entrato nella Congregazione. Sorrideva, perché ha cambiato la vita, passando dal monastero femminile che era la sua classe al monastero maschile cioè, al noviziato dei MSF.

Così cominciava per lui il periodo di formazione come un religioso, missionario, e sacerdote. Nel giorno di gioia il 24 maggio 2008 si è realizzato il suo desiderio di diventare un missionario e stare accanto all’altare come il sacerdote. Con l’imposizione delle mani di Mons. Wiesław Alojzy Mering è stato ordinato sacerdotale. È pronto di servire il popolo di Dio. “È una storia. Dio è stato vicino a me e mi ha dato la vocazione. Mi ha fatto conoscere la strada verso la Congregazione… Oggi ho tanta gioia nel mio cuore per il grande dono di Dio, per il sacerdozio. Che Cristo parli attraverso me…” ha detto Andrzej Tron alla fine dell’intervista tornando ad abbracciare suo unico fratello e la sua cara Mamma che l’hanno accompagnato in questo giorno di gioia.

Yohanes Risdiyanto

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