Bolivia: 13 anni di presenza e un nuovo passo

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Il tredicesimo anno di presenza dei Missionari della Sacra Famiglia in Bolivia registra un momento nuovo e importante: l’arrivo e l’inserimento del confratello Paulo Roberto Guedes Cardoso, della Provincia di Brasile Orientale. Questa Provincia è stata attivamente coinvolta in questo progetto missionario interprovinciale sin dall’ inizio, ma’ il piccolo numero di membri e le grandi necessità interne hanno impedito d’inviare dei missionari.

P. Paulo Roberto è arrivato a Santa Cruz de La Sierra il 17 marzo scorso e dice di essere molto felice della buona accoglienza da parte dei confratelli e del popolo delle comunità, che soltanto ora comincia a conoscere. Poco tempo fa ha scritto: “Stare in un paese straniero non è per niente una cosa semplice. Uno non riesce a capire lo svolgimento delle cose, si sente perso, si sente come se la terra gli sfuggisse sotto i piedi… Sono arrivato in tempo di quaresima e non conosco le tradizioni, le forme delle celebrazioni… Ma, allo stesso tempo sappiamo di essere dei missionari e perciò dobbiamo essere vicini alla gente…”

Paulo Roberto

Per un nuovo missionario, è previsto un tempo per imparare. “Io sono ancora nella situazione di dovermi adattare, di ascoltare, vedere, sentire e provare a capire la lingua parlata e ciò che le parole sottintendono. Questo è interessante, ma’ contemporaneamente costituisce una sfida.” Essendo, inoltre, arrivato da pochi giorni, P. Paulo Roberto costata con gioia che i confratelli hanno già messo in atto molti buoni progetti, sia a livello spirituale che sociale. Egli è pieno di gioia per la parttecipazione di molti giovani alle celebrazioni e agli incontri pastorali delle Comunità curate dai MSF. Egli confessa: “Sarò ancor molto più felice se la nostra presenza riuscisse a suscitere in questi giovani la vocazione alla vita religiosa e sacerdotale. Questa è la mia più grande aspettativa.”

P. Paulo Roberto è convinto che la sua Provincia d’origine ha oggi la grazia di vivere un momento speciale. Stimolata dal Superiore provinciale, non si sente delusa per essere piccola. “Io credo che con il mio invio tutti si sentono più Congregazione, più missionari. Noi non siamo soltanto dei preti, ma anche Missionari della Sacra Famiglia, e siamo al servizio della Chiesa universale, anche la nostra Chiesa locale ha bisogno di noi. Credo che oggi perfino la gente della nostra regione si scopre missionaria insieme a me, si scopre chiamata e inviata a essere vicina a coloro che sono lontani.”

P. Paulo Roberto dice ancora che si sente profondamente colpito da questo momento. “Sono sicuro che, come Provincia, abbiamo fatto un passo importante. Già non ci sentiamo più soltanto debitori riguardo alla missione. Il nostro spirito missionario viene ridestato e rafforzato. Si aprono altre porte, respiriamo aria diversa e cominciamo a scrivere nuove pagine nella storia della Provincia che, nel passato, ha avuto bisogno di molti missionari e adesso invece riesce ad inviare un suo primo missionario in un paesi straniero… Talvolta mi domando se tutto questo è vero, o se non si tratti di una crisi che uno sperimenta quando arriva in una terra straniera, nella quale non conosce niente e nessuno. Ma sono qui, colla grande speranza che si tratterà di una bella esperienza. Anche se io non riesco a realizzare delle grande cose, questa è una grande opportunità di crescita personale.

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Come accade di solito, la famiglia alla quale si è legati da vincoli di sangue, fa fatica a capire le ragioni che portavano uno a lasciare il proprio paese. Pero, il tempo della preparazione e le celebrazioni dell’ invio hanno rappresentato un’ottima opportunità per svolgere una catechesi missionaria alla famiglia e alla comunità parrocchiale. Alla fine, sia la famiglia di sangue che la famiglia parrocchiale, hanno benedetto e inviato il loro figliolo ed ora lo accompagnano pregando per lui.

I Missionaria della Sacra Famiglia sono presenti a Santa Cruz de la Sierra dal 9 aprile 1997. A tutt’oggi fanno parte della Comunità missionaria: Luís Júlian López (Provincia di Spagna); Loacir Luvizon e Léo Paulo Fiorin (Provincia di Brasile Meridionale); Tito Javier Ponce Vargas (Provincia di Cile); e Palo Roberto Guedes Cardoso (Provincia di Brasile Orientale). Essi sono inserti nell’estrema periferia della città, curano due parrocchie e una ventina di Comunità ecclesiali. Dirigono anche un centro di Spiritualità, svolgono parecchie iniziative di promozione umana e prestano servizi negli organismi pastoral della Diocesi e della Vita Religiosa.

P. Itacir Brassiani msf

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